ANEC E ANEM SUGLI OCCHIALI 3D: NO A MISURE RESTRITTIVE
DELLA LIBERTA’ DI MERCATO
L’Anec e l’Anem, associazioni rappresentative degli esercenti cinematografici italiani,
esprimono “fortissima preoccupazione” in merito alla confusione in atto riguardo la
questione “occhiali 3D”.
“Siamo di fronte – dichiarano le associazioni - ad una vera e propria campagna di
ingiustificato allarmismo e di non corretta informazione.
Al fine di scongiurare l’adozione di azioni restrittive della libertà di mercato e di non
contribuire a procurare allarme ingiustificato, si ricorda che oltre 14 milioni di spettatori
hanno visto in Italia film in 3D decretando un successo in costante crescita e che gli
episodi conosciuti di reali conseguenze a seguito della visione di questi film che
richiedono l’uso degli occhiali sono assolutamente trascurabili.
Non neghiamo l’autorevolezza del Consiglio Superiore della Sanità, ma ci domandiamo
come mai non siano state ascoltate le aziende produttrici, come mai non siano state
ascoltate le aziende dell’esercizio, come mai non siano state valutate le differenze tra i vari sistemi di proiezione, come mai non si sia entrati nel merito specifico.
Autorevoli esperti in oftalmologia italiani e stranieri hanno valutato in modo ben diverso i
rischi e le conseguenze collegati ad una visione di questi film, che sono proposti in tutto il mondo senza l’insorgere delle polemiche sollevate in Italia.
Le Associazioni degli esercenti richiedono urgentemente un esame più approfondito della problematica prima della adozione di qualunque provvedimento e una valutazione che tenga conto anche delle legittime opinioni e conoscenze della professione cinema.
Gli esercenti ribadiscono che la tutela dei consumatori è loro interesse primario, tanto
quanto la tutela degli investimenti economici e produttivi che hanno consentito il ritorno
di tanti spettatori al cinema e la conseguente tutela della occupazione specifica addetta.
Si è consapevoli che fra poco avremo la diffusione casalinga dei sistemi 3D, sempre con
gli occhiali e senza alcun controllo temporale del loro utilizzo?
Si è consapevoli che i vari sistemi di proiezione in 3D con l’utilizzo dei propri specifici
occhiali non sono compatibili tra loro e quindi non si tratta di fare una scelta tra
“monouso” e “riutilizzo”, ma tra un sistema tecnologico e un altro (per esempio tra
l’utilizzo di occhiali polarizzati o occhiali attivi o passivi)?
Di tutto questo e altro l’Anec e l’Anem sono pronte a discutere in tutte le sedi
competenti”.