Centenario della Sala Sivori.
Un video e un libro di Piero Pruzzo raccontano la storia del Palazzo.
Chi ricorda le celebrazioni del centenario del cinema, ricorda certamente anche la loro versione genovese (fine maggio 1996) concentrata essenzialmente al Palazzo, in cima a salita Santa Caterina.
Una scelta obbligata, poiché proprio in quella sala, fra quelle stesse mura, un secolo prima, i genovesi avevano fatto la conoscenza del cinematografo, l’invenzione dei fratelli Lumière che portava a compimento decenni di tentativi di dar movimento a immagini proiettate.
In realtà, quando era stata scelta dal rappresentante italiano dei Lumière, il torinese Calcina, per la presentazione della grossa novità, la sala non si chiamava ancora Palazzo (prenderà questo nome nel 1939, dopo un cospicuo ammodernamento), ma Sivori, ed esisteva già da quasi trent’anni - per la precisione dal 1869 - e aveva già accolto fior di stagioni concertistiche, di rappresentazioni teatrali, di spettacoli di marionette e di lanterne magiche. L’aveva costruita, intitolandola al violinista Camillo Sivori, un musicologo e negoziante di strumenti, Giuseppe Bossola, che aveva convinto il marchese Spinola a trasformare le scuderie poste al fondo del lato a ponente del suo palazzo (il Doria - Spinola, odierna sede della Prefettura) in un locale per attività artistiche.
Bene. Queste vicende dell’Ottocento e le altre del Novecento più propriamente legate al cinema ( ma senza trascurare, da una parte, il ruolo avuto nei secoli passati dal palazzo Doria - Spinola e, dall’altra, i lavori della trasformazione in corso che all’impiego cinematografico affiancherà altre destinazioni, specie musicali) formano l’oggetto d’una concisa panoramica storica scandita da un video, “Questa sala sfida i secoli”, progettato e realizzato in collaborazione da Provincia di Genova e Agis Liguria. Al video s’accompagna un libro che racconterà in dettaglio la “carriera” di questa sala autenticamente “storica”.
La videocassetta è disponibile presso la nostra sede per gli Istituti Scolastici, le Associazioni Culturali, gli Enti e le Istituzione che ne faranno richiesta.